8 NOVEMBRE 2025 | TRIESTE TEATRO VERDI

Settore Risorse Idriche

Sezione enti pubblici, consorzi, amministrazioni

1° PREMIO

Al Comune di Fiumicello Villa Vicentina (UD) per il progetto “Fossa Vecia”, realizzato col diretto impegno dell’amministrazione comunale e grazie anche al contributo di volontari di diverse associazioni, con la conversione di terreni agricoli comunali sia per il ripristino di una zona umida sia per l’adozione di sistemi di coltivazione biologica. Il progetto non è solo un risanamento ambientale ma un innovativo rispristino di un ambiente umido tipico della pianura friulana, recuperando un paesaggio palustre scomparso che per secoli aveva caratterizzato l’area. I vantaggi ambientali sono rilevanti: l’incremento della biodiversità, della flora, con alberi e arbusti autoctoni e con l’aumento dell’avifauna sia stanziale sia migratoria, creando un nodo strategico nella rete ecologica regionale. Il progetto ha anche positive ricadute sociali con un itinerario di visita, di osservazione faunistica e di fruizione sostenibile. Con importante potenziale di diffusione di una buona pratica per l’utilizzo di terreni agricoli marginali per interventi di rinaturalizzazione, di regolazione idrica – in particolare per i problemi dell’abbassamento delle falde e la penetrazione del cuneo salino – e di valorizzazione sostenibile.

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2° PREMIO

Al Contratto di fiume Noncello che ha attivato un innovativo sistema di programmazione partecipata da diversi attori istituzionali, sociali ed economici, che ha prodotto una serie di documenti programmatici e operativi e attivato numerose iniziative integrate di tutela e valorizzazione. Ha generato significativi benefici ambientali: di monitoraggio e tutela della qualità delle acque e della fauna ittica, di riqualificazione della vegetazione degli argini, di miglioramento delle reti fognarie e dei depuratori, di tutela della risorsa idrica e di riduzione dei suoi sprechi. Il Contratto di fiume Noncello ha attivato significativi benefici per la comunità locale: di sicurezza idraulica, col monitoraggio degli argini e interventi di mitigazione del rischio idraulico; di fruizione, col percorso campestre, col sentiero in città ed altre iniziative di fruizione sicura e sostenibile e con numerose iniziative culturali, di informazione e di sensibilizzazione ambientale. Degna di nota è anche l’attivazione della piattaforma digitale del Contratto di fiume Noncello: un archivio per la raccolta di documentazione, uno strumento per la divulgazione e per la promozione della partecipazione pubblica.

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3° PREMIO

Al Comune di Staranzano in qualità di referente dell'Organo Gestore della Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo (GO) per il progetto di rinaturazione “Fondi magri”, per l’incremento delle superfici rinaturate sull’isola della Cona nella Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, ricreando paludi d’acqua dolce e canneti, utilizzando il sistema idrico esistente per l’apporto di acqua dolce (con fosso denominato “Fondi magri”) e per il relativo drenaggio (con un canale di bonifica a scolo meccanico). L’intervento genera rilevanti benefici ambientali e sociali perché incrementa la biodiversità, in particolare la presenza di una numerosa avifauna, e promuove la fruizione turistica sostenibile e il numero dei visitatori. Con queste paludi, collocate fra la foce del fiume e le aree agricole, si migliora anche la resilienza del sistema costiero sottoposto alla pressione dell’innalzamento del livello del mare e della risalita del cuneo salino, causati dal cambiamento climatico in atto. L’intervento è una buona pratica con possibilità di diffusione perché il ripristino di habitat paludosi di acqua dolce in zone costiere svolge un prezioso servizio ecosistemico di tutela della costa e di fitodepurazione delle acque di drenaggio provenienti dalle zone agricole esistenti alle loro spalle.

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Sezione Imprese E Startup

1° PREMIO

A CAFC SpA e l’Università di Udine per il progetto “L’acqua che accende il futuro” per la realizzazione di un data center per l’Intelligenza Artificiale nella propria centrale mini-idroelettrica Ancona che fornisce direttamente l’elettricità necessaria al suo funzionamento. L’alimentazione di energivori data center, con elettricità fornita da sola fonte rinnovabile, generata da una piccola centrale idroelettrica per ben 8.000 ore l’anno, è una buona idea, innovativa e replicabile: con benefici ambientali significativi per la riduzione delle emissioni di gas serra e per l’assenza di altre emissioni inquinanti generate invece da una centrale a combustibili fossili. L’approvvigionamento energetico diretto in sito evita oneri di rete e di sistema e favorisce, riducendo i costi della bolletta elettrica, la disponibilità di risorse per investimenti per la ricerca e l’innovazione. L’attivazione di questo data center per l’intelligenza artificiale, in particolare, è servita alla realizzazione del progetto MIRA (Medical innovation for rare using artificial intelligence): un progetto sanitario avanzato, di collaborazione multidisciplinare, tra enti pubblici e privati, per la riduzione dei tempi di diagnosi, per l’accelerazione della ricerca di nuove terapie e per trattamenti più personalizzati e più efficaci.

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Sito Web CAFC SpA

Sito Web Università di Udine

2° PREMIO

A Pomis s.s. Società Agricola di Mortegliano (UD) per un sistema di irrigazione in grado di utilizzare sistemi avanzati di monitoraggio e di distribuzione dell’acqua “quando serve e dove serve”, recuperando anche acqua di lavaggio degli impianti di trasformazione e di lavorazione delle mele che, adeguatamente trattata, viene riutilizzata in quanto ricca di nutrienti per le piante. Dal monitoraggio degli ultimi tre anni effettuato da Pomis risulta un risparmio idrico del 69,6% e di un risparmio di circa il 23% dei fertilizzanti impiegati con un aumento della qualità della frutta. Dati i cambiamenti climatici in atto, che comportano precipitazioni intense concentrate in brevi periodi e condizioni prolungate di temperature elevate con potenziali rischi di siccità, il risparmio di acqua nelle coltivazioni che impiegano quantità notevoli di tale risorsa, è di importanza crescente. Le buone pratiche di Pomis sono replicabili e, a consuntivo e con numeri inequivocabili, dimostrano che se si agisce con consapevolezza e adeguate competenze, è possibile avere migliori produzioni agricole riducendo in modo rilevante gli sprechi e i consumi di acqua.

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3° PREMIO

A Riciclo System S.r.l. di Gorizia per Refresh, un impianto mobile di filtrazione e riuso dell’acqua integrato nei camion lavacassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani. Questi lavaggi solitamente comportano il consumo di rilevanti quantità di acqua, per cui riutilizzarla per più lavaggi sarebbe già una buona pratica di per sé ma Refresh ha introdotto anche un sistema di filtraggio di tale acqua, innovativo, di facile realizzazione e a basso costo. Esso avviene con un prefiltraggio effettuato con sabbia che trattiene le impurità più grossolane e poi il passaggio in un filtro fatto con i residui del tè che hanno una buona capacità filtrante, ottenendo un’acqua abbastanza pulita e riutilizzabile per altri lavaggi. La sabbia utilizzata deriva da sabbie silicee selezionate e trattate, spesso disponibili localmente; il tè residuo scartato viene riutilizzato, con notevoli capacità adsorbenti. Questi materiali consentono un’attività di filtrazione a basso costo rispetto ai filtri industriali a carbone attivo o a membrane sintetiche che hanno costi, anche energetici, più elevati sia in fase di produzione, sia in fase di fine uso, per il loro smaltimento. Si tratta di un progetto con buone prestazioni ambientali a partire dal risparmio idrico, con una riduzione dei costi e una facilità di replicabilità e di diffusione.

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Sezione Terzo Settore

1° PREMIO

A LEGAMBIENTE FVG APS per il progetto pluriennale “Tagliamento domani” articolato in numerose iniziative quali informazione e sensibilizzazione per la tutela del fiume, monitoraggio, produzione e diffusione di materiale scientifico e informativo, promozione di un centro di documentazione con il coinvolgimento delle scuole, delle amministrazioni e dei cittadini con varie iniziative, promozione della ciclabile del Tagliamento. I benefici ambientali generati da queste iniziative sono rilevanti e concreti per la qualità del fiume e del suo territorio. La continuità pluriennale, che dovrebbe essere una caratteristica di fondo delle iniziative ambientali, è parte rilevante del pregio di “Tagliamento domani”. Il carattere integrato delle numerose iniziative è un’altra delle sue più rilevanti qualità: integrazione consentita da una visione consapevole delle connessioni profonde, storicamente consolidate, fra la vita del fiume, il suo territorio e le comunità locali. “Tagliamento domani”, infine, puntando anche al ripristino e al mantenimento della vitalità del fiume, delle sue possibilità – naturali e/o ripristinate – di espansione e di regolazione delle piene, contribuisce anche a mitigare i rischi idraulici generati dagli eventi atmosferici estremi, resi più frequenti e intensi dalla crisi climatica.

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2° PREMIO

All’Associazione Ambientalista "Eugenio Rosmann" OdV di Monfalcone (GO) per il ripristino e la manutenzione della Palude di Fontana Abisso nel Comune di Buja e della Torbiera di Lazzacco nel Comune di Pagnacco (UD), realizzati in collaborazione con il Gruppo Regionale di Esplorazione Floristica (GREF). Il progetto comprende il ripristino di prati umidi (molinieti), di torbiere basse e degli habitat acquatici delle pozze che erano stati soppiantati dall’espansione dei canneti, dall’eccesso di accumulo di materiale organico e legnoso. Il ripristino ha consentito di ricreare le condizioni per la ripresa e la diffusione di numerose specie floristiche locali, rare e di pregio (il progetto comprende anche la raccolta del seme di tali specie, la loro coltivazione in semenzaio per il successivo trapianto). Il ripristino delle pozze favorisce il ritorno della vegetazione acquatica e della fauna ittica. Da evidenziare anche il riutilizzo del materiale di risulta generato dagli interventi di ripristino e impiegato per creare la fondazione dei sentieri. Questi interventi sono esempi di buone pratiche di privati cittadini, riuniti in associazione, che si impegnano direttamente per autogestire la tutela e il ripristino del capitale naturale, facendo di queste attività anche occasioni di socialità, di attività fisica all’aria aperta e di formazione e crescita culturale.

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3° PREMIO

All’ASSOCIAZIONE GLOBE ITALIA APS di Artegna (UD) per il progetto MICROPLA Sc/Art, sostenuto da un bando della Regione FVG, con una mostra immersiva, di carattere scientifico e artistico, dedicata al tema dell’inquinamento delle microplastiche nelle acque superficiali. La mostra, articolata in 10 sezioni, mirata a sensibilizzare pubblici differenti, analizza le diverse cause della formazione delle microplastiche, i loro impatti sugli ecosistemi e per la salute e le possibili strategie per affrontare il fenomeno. Il carattere più innovativo dell’iniziativa, denominata “I tormenti di Poseidone”, è nella capacità comunicativa dei linguaggi adottati che coniugano rigore scientifico e coinvolgimento emotivo, con allestimenti che integrano immagini efficaci, laboratori didattici, commenti di guide formate ed esposizione di opere d’arte sul tema. L’efficacia ambientale dell’iniziativa consiste nella promozione di atteggiamenti consapevoli, proattivi, non solo nei confronti del problema, ma anche delle possibili soluzioni che puntano a prevenire la dispersione delle plastiche nell’ambiente, in particolare facendo avanzate raccolte differenziate e riciclando correttamente i rifiuti plastici.

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Settore Energia e Clima

Sezione enti pubblici, consorzi, amministrazioni

1° PREMIO

Ad AREA SCIENCE PARK, nel Comune di Trieste, per la realizzazione del nuovo laboratorio di Microscopia Elettronica nel campus di Basovizza. L’edificio, per la destinazione, richiede ampi volumi interni, elevati tassi di ricambio dell’aria e condizioni stabili di temperatura e di umidità. Queste elevate prestazioni sono raggiunte con avanzate tecniche costruttive a secco e una accurata scelta di materiali (soprattutto legno e acciaio). La progettazione, la costruzione e la gestione degli spazi seguono rigorosi criteri di efficienza energetica e di utilizzo circolare dei materiali. L’edificio è costituito da elementi disassemblabili e riciclabili ed è progettato per una possibile reversibilità e modularità allo scopo di favorire anche la sua durata nel tempo. Per assicurare elevate prestazioni energetiche, in classe A1, sono state adottate diverse soluzioni di tipo sia passivo, sia attivo. Le soluzioni impiantistiche per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria utilizzano esclusivamente pompe di calore alimentate da energia elettrica prodotta con un impianto fotovoltaico collocato sulla copertura dell’edifico. Questo edificio è un modello di come si possa affrontare la sfida climatica, trasformandola in occasione di innovazione e di costruzione di edifici dalle elevate prestazioni.

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2° PREMIO

Al Comune di Gemona del Friuli (UD), per la realizzazione, in collaborazione con l’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia e la Comunità di montagna del Gemonese, dell’iniziativa “Green Community del Gemonese”. L’iniziativa prevede la realizzazione di una rete di teleriscaldamento alimentata da due caldaie alimentate con cippato, fornito dalla “Comunità forestale del Gemonese” grazie alla gestione, sostenibile e certificata, del patrimonio forestale locale. L’infrastruttura energetica alimenterà in una prima fase – in attesa di essere poi estesa – strutture pubbliche: la piscina comunale, il palazzetto dello sport, due palestre, le scuole locali, sostituendo integralmente gli attuali sistemi di riscaldamento a gas. Di grande importanza in questo progetto è l’approvvigionamento del cippato di legno che promuoverà una gestione attiva e sostenibile del patrimonio boschivo locale, integrando la transizione energetica e climatica con la coesione e lo sviluppo locale. Questa iniziativa è una buona pratica di costituzione e di funzionamento di una “Comunità energetica rinnovabile termica” basata sulla condivisione della produzione e dell’utilizzo di energia rinnovabile termica, profondamente legata al territorio.

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3° PREMIO

Al Parco fotovoltaico ex caserma Tagliamento per la Comunità energetica rinnovabile nel Comune Valvasone Arzene (PN). Il progetto è di particolare interesse perché integra due diversi e importanti obiettivi ambientali: il risanamento e il recupero ambientale di un’area degradata occupata da ex caserme dismesse, inutilizzate e pericolanti – compresa l’impegnativa bonifica dell’amianto presente negli edifici dell’ex Caserma Tagliamento – e l’installazione nell’area bonificata, evitando di impegnare nuove aree, di un grande impianto per produrre energia rinnovabile pulita con pannelli solari fotovoltaici, con una potenza di ben 990 KW. L’energia elettrica prodotta sarà auto-consumata mediante una Comunità Energetica Rinnovabile. Questo progetto è fondato su un partenariato pubblico-privato a base cooperativa (la Società cooperativa Benefit Part-Energy) con obiettivi sociali e ambientali, con particolare attenzione alla fornitura di energia elettrica a tariffe minori alle famiglie a basso reddito. Da segnalare è anche l’attenzione al mondo agricolo locale: l’impianto fotovoltaico fornirà, infatti, energia elettrica anche ad un impianto di lavaggio di mezzi agricoli, realizzato sempre nell’area bonificata.

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Sezione Imprese E Startup

1° PREMIO

All’Azienda Provinciale Trasporti SpA (GO) per il Progetto APT EcoMove – Il futuro che vogliamo. Il progetto prevede la sostituzione di 34 mezzi di trasporto pubblico urbano con mezzi ecologici entro il 2030. In particolare, per Gorizia e Grado, sono stati acquistati bus elettrici nel 2024 e nel 2025 e sono state installate colonnine di ricarica che, dal 2026, saranno alimentate da impianti fotovoltaici. La parte più innovativa del progetto EcoMove è la realizzazione, nella zona di Monfalcone, di un impianto per la produzione di idrogeno verde con un impianto di elettrolisi alimentato da un parco fotovoltaico collocato in un’area attigua, nonché dei relativi impianti di stoccaggio e di rifornimento. La gara per l’acquisizione degli autobus a idrogeno prevede la consegna dei mezzi nel 2026. Il progetto EcoMove genera rilevanti benefici ambientali per il contributo all’impegno per il clima, per il miglioramento della qualità dell’aria nelle città, per la riduzione dell’inquinamento acustico, oltre che per lo sviluppo e l’impiego di fonti energetiche rinnovabili locali. L’avvio dell’impiego di autobus pubblici, alimentati con idrogeno verde, è una sperimentazione di particolare rilievo per mezzi pesanti ecologici che debbano effettuare lunghe percorrenze, senza dover ricorrere a rifornimenti frequenti.

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2° PREMIO

A Insiel - Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. di Trieste per il progetto di efficientamento energetico del data center regionale. Il progetto si basa sulla buona pratica del continuo e pluriennale miglioramento che ha consentito di passare dalla struttura energivora dei data center tradizionali a quella che si delinea come nuova generazione ad alta efficienza energetica. Le tappe più importanti di questo cambiamento sono state l’implementazione di un Sistema di Gestione dell’energia certificato che ha comportato anche l’utilizzo di elettricità certificata come 100% rinnovabile, l’adozione di un efficiente e mirato sistema di condizionamento, l’aumento delle temperature di set point delle sale senza compromettere le condizioni operative delle apparecchiature e altri miglioramenti dell’isolamento e della circolazione dell’aria. I dati sul risparmio energetico sono rilevanti ed eloquenti: da 4.288 MWh nel 2012 ai circa 2.000 MWh attuali, con conseguente dimezzamento anche del costo della bolletta energetica, nonostante gli aumenti dei costi dell’energia, da 850 mila euro annui a 400 mila euro. Questo modello di buone tecniche e buone pratiche per l’efficienza ed il risparmio energetico ha rilevanti potenzialità di diffusione sia per le pubbliche amministrazioni sia per il settore ICT.

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3° PREMIO

A Sea Green Engineering di Trieste per tre progetti di decarbonizzazione del trasporto navale. In particolare, per il progetto Promeseo per il dimensionamento ottimale di sistemi full-electric per navi: dalla capacità delle batterie ai sistemi di ricarica fino alla valutazione dei costi operativi. Per la partecipazione al progetto europeo Gamma relativo all’utilizzo su grandi navi di sistemi alimentati ad ammoniaca e metanolo, che, convertiti in idrogeno utilizzando celle a combustibile, generano elettricità per i servizi di bordo. Infine, per il progetto di vaporetto elettrico Farad alimentato, anziché da batterie tradizionali, da speciali condensatori che consentono una ricarica rapida ed una durata elevata. Questi progetti di Sea Green Engineering hanno buone ricadute ambientali, un rilevante contenuto innovativo e buone possibilità di diffusione. Contribuiscono, infine, ad affrontare una delle sfide più impegnative della transizione energetica e climatica: quella della decarbonizzazione del trasporto navale.

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Sezione Terzo Settore

1° PREMIO

Alla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale San Domenico di Udine.Il progetto nasce con l’intento di valorizzare sia la partecipazione sia le risorse del territorio, del quartiere e della Parrocchia di San Domenico. Esso affronta, in modo congiunto, un problema ambientale, quello della crisi climatica, con un’iniziativa concreta per produrre energia rinnovabile con panelli solari fotovoltaici in sostituzione di energia fossile, e una problematica sociale, di famiglie del quartiere in condizione di povertà energetica ed economica. Le ragioni del successo di questa esperienza – la sua maturazione dal basso, dalla Parrocchia e dal quartiere, e la sua chiara e distintiva impostazione sociale, senza finalità lucrative, esplicitata a partire dalla denominazione di “solidale” della CER – costituiscono una buona pratica di grande valore, da far conoscere, per promuovere una maggiore e più rapida diffusione di questo strumento, importante sia per sostenere la transizione energetica e climatica, sia per le comunità locali, che sta cominciando ad affermarsi ma ancora troppo lentamente.

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2° PREMIO

Ad ANTEAS APS – Lestizza (UD) per il progetto “Piccoli guardiani del clima”: un progetto di formazione diretto ai bambini delle scuole, realizzato in collaborazione con le famiglie e la protezione civile. Il progetto valorizza il dialogo e la collaborazione intergenerazionale, in particolare fra bambini e anziani e punta sul valore educativo dello svolgimento di attività concrete e utili: la pulizia regolare dei fossi e delle aree verdi, la gestione di orti scolastici, i comportamenti da tenere nel caso di eventi climatici estremi, i laboratori di semina e cura delle piantine, la piantumazione di un albero per ogni nuova nascita nel territorio, la sostituzione di bottiglie in plastica monouso con borracce multiuso. Il progetto consente di far diventare le scuole locali non solo più interessanti e formative per le bambine e i bambini, ma di diventare punti di riferimento per la comunità locale, laboratori permanenti per la promozione della sostenibilità ecologica, migliorando la reputazione e l’attrattività del territorio, rafforzando il senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.

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3° PREMIO

All’I.S.I.S. BEM "Brignoli-Einaudi-Marconi" sezione Brignoli – Istituto Tecnico ad indirizzo Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale di Gradisca sull’Isonzo (GO) per il progetto sull’agrobiodiversità, realizzato in collaborazione con il Dipartimento IV dell’Università di Udine e con il supporto di Legacoop FVG. Esso punta a promuovere varietà agricole locali più resilienti agli stress, quindi anche agli impatti della crisi climatica, con l’utilizzo di pratiche agricole come la consociazione di diverse colture che, puntando sulla maggiore biodiversità, consentono di ridurre l’uso di fertilizzanti azotati e delle quantità di acqua impiegate per l’irrigazione. Il progetto prevede anche la creazione di una banca del germoplasma per il recupero e la conservazione delle varietà locali, nonché attività di sensibilizzazione e diffusione in materia di agrobiodiversità sia per gli agricoltori per pratiche agricole più sostenibili, sia per la comunità locale per scelte di consumo più consapevoli. Il progetto è un modello di buona pratica perché consente di aumentare la capacità di adattamento al cambiamento climatico, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla resilienza delle coltivazioni agricole.

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